martedì 15 maggio 2012

Dagli amici mi guardi Iddio, che dai ciccioni mi guardo io


Non sono sparita. Il mio pc, che dio l’abbia in gloria, mi ha abbandonato una serata di questa primavera indecisa mentre, fiduciosa, mi apprestavo a metterci su le mie delicate zampette.
La visita col Dottor M è andata discretamente. Ho perso ben 3 kg di puro lardo di Colonnata, devoluti in beneficenza ad una fabbrica di mortadelle. Il Dottor M si aspettava un risultato migliore ma, signor iddio, caro dottore, qui c’è da festeggiare finché la bilancia scende, foss’anche per un solo misero etto e poco più! Chi non combatte con la bilancia non sa e non capisce cosa vuol dire perdere peso in tempi pressoché biblici e riprendere chili con tanto di interesse in spazi temporali così infinitesimali da essere quasi nulli. Per chi, come me, più che la sindrome dello yo-yo, ha un andamento ponderale simile all’oscillazione di un pendolo, il fatto che la bilancia scenda da qualche mese a questa parte è motivo di tripudio e festeggiamento.
Il commento del medico mi ha fatto venire in mente una cosa spiacevole che ultimamente noto con maggiore frequenza: il rifiuto degli obesi da parte degli ex obesi. Spesso, e con questo non voglio generalizzare, il ciccione che ce la fa prova un fastidio enorme in presenta di un obeso. Vuoi per il ricordo della sofferenza passata, vuoi per le prese in giro ricevute, vuoi per una mera legge del contrappasso, mi è capito troppo sovente che un novello pesoforma mi guardasse dall’alto in basso nemmeno fossi la merdina appena pestata di un chihuahua stititico.
Risale a qualche giorno fa il mio incontro con Divinotelma, una persona con cui ho condiviso un lungo percorso di cicce, delusioni, risate e scorpacciate. In un modo e nell’altro, ha trovato un suo percorso ed è riuscito a lasciare per strada una trentina di chili. Percorso che io non ho condiviso e che, così ho avvertito e sento tuttora, mi ha penalizzato nel rapporto con lui. E’ un po’ come se l’amicizia si fosse sciolta un chilo dopo l’altro…questo è tanto tangibile quanto i suoi sguardi sui miei lardelli, con l’occhio che pesa e misura i volumi…
Non c’è nulla che ferisce di più come l’occhio che scruta le cicce…
Soprattutto se l’occhio appartiene ad un amico, incide come un coltello sul burro 
(o sul lardo, per essere più precisi).
Un giorno ti raggiungerò anch’io. E senza compromessi.

3 commenti:

  1. Mi spiace dirlo, ma Divinotelma oltre ai chili in più ha perso anche qualcos'altro di più importante.

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  2. Purtroppo questa situazione l'ho vista in molti ex ciccioni!

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  3. Forse si comporta così perchè dentro di se a paura di reingrassare. Prima si rivedeva in te, si identificava, mentre ora si identifica in quello che va bene alla società, che non ti fa offendere per strada, in quello che non fa soffrire e vederti gli fa sentire come era prima, magari mentre guarda il tuo grasso pensa a come era grasso lui e il biasimo non è per te ma per se. Non tutti siamo forti uguali e forse lui è riuscito a dimagrire proprio perchè non era forte. Io desidero con tutta me stessa dimagrire e lasciarmi alle spalle tutto questo grasso e qualsiasi cosa che mi ricordi le sofferenze che mi hanno fatto patire gli altri perchè sono grassa, forse il tuo amico è debole e non si rende conto... Prova a parlargli e dirgli che lo senti lontano.
    Comunque quando ero normopeso avevo alcune amiche carissime che non hanno capito cosa mi succedeva quando sono ingrassata e le ho perse quindi spesso i cambiamenti portano cambiamenti anche di amici. Noi però siamo più sensibili e speriamo che chi è stato come noi ci capisca ma non è detto sia così purtroppo... Bacioooooooooooo xoxo

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