venerdì 12 ottobre 2012

E mo' so cavoli (a merenda)



Ero rimasta sola in ufficio.
Quella Cosa-secca che ho per collega era in malattia (= febbre strategica da weekend lungo).
Il capo si faceva amabilmente i cavoli suoi, chiamando ogni tanto per controllare che non fossi scappata.
Io mi sforzavo di restare concentrata nonostante il silenzio imperante. 
Una noia noiosa mi annoiava.
Io odio la noia, è la miccia migliore per la fame nervosa.
Decisi di farmi un caffè. Nero, lungo e amaro.
Mi avvicinai alla macchinetta e la vidi.
Lucida, nella bustina di plastica, mostrava di sé una morbidezza delle forme che ti strappava un desiderio forte di morderla. Il sottile strato di crema che trasbordava dal biscotto innescava una cascata di acquolina irresistibile…

No, non devo prenderla! VADE RETRO! No No No!!! Io sono forte!
Ho 32 anni, T R E N T A D U E fottutissimi anni, non mi farò fregare dalla prima merendina che vedo!

Tempo di resistenza: 5 minuti e 42 secondi.

3 commenti:

  1. Cuoricina bentornata!! Il post qui sotto è simpaticissimo e questo qui non è da meno! Ma la foto qui del pupattolo è un modo di dirci che sei bionda con occhioni blu?

    Per il resto brava che hai mollato i beveroni!

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  2. noooo ahahahahhahaah era troppo forte la tentazione!! so cosa vuol dire quando vedi una cosa e la vuoi.... ormai è fatta, non riesci a pensare ad altro se non a LEI!

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  3. Vanessa: purtroppo io e il pupo abbiamo in comune solo l'aria colpevole!

    Erika: certe volte, la merendina è come una droga!

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