lunedì 25 agosto 2014

Superstizioni

“Mio marito ha un’infezione all'occhio, glielo tocchi?”
Guardo il marito. Guardo la donna. Riguardo il marito: ha un occhio gonfissimo e arrossato, non riesce quasi a tenerlo aperto. Rispondo:
“Forse è orzaiolo, perché non va dal medico?”
“Seee, lasciamoli perdere i medici! Toccagli l’occhio!”
Guardo l’occhio arrossato. Guardo l’uomo nascosto dietro il bubbone. Guardo la donna. In tv, il tg parla dell’ebola e di altre amenità infettive. Chiedo:
“Perché?”
“Lo sanno tutti che, se l’occhio gonfio è toccato da una donna incinta, guarisce all'istante, dai toccalo!”
Guardo la donna, guardo l’uomo e la sua protuberanza.
Guardo il calendario. L’anno è giusto, ricordavo bene, siamo nel 2014.
Faccio una scrollata di spalle, non dico nulla, mi alzo e me ne vado.

La sera racconto tutto a mio fratello.
Lui mi dice: “Io so che se una donna incinta ti cammina addosso, ti passa il mal di schiena”
Lo guardo. Mi guarda. Capisce che ha detto una cazzata. Penso a quanto peso e gli dico:
“Credo che se ti camminassi addosso, il mal di schiena sarebbe il tuo ultimo problema”

Anno 2014: il nuovo medioevo.



domenica 24 agosto 2014

Deja vu

Prima visita dal ginecologo con esame delle B-HCG positivissimo. Il medico stila un elenco infinito di esami da fare, finchè arriva alla fatidica frase:
“Signora, lo sa che deve dimagrire?”
Questa frase mi sembra di averla già sentita…
“Ovviamente non può fare la dieta ora ma deve eliminare carboidrati, zuccheri e affini”
Meno male che non devo fare la dieta…
“Adesso le do un depliant con le norme della corretta alimentazione, se prende troppo peso fa male a lei e soprattutto al bambino”
Evvai, iniziamo coi sensi di colpa!
“Elimini i carboidrati e andrà tutto bene, segua bene il depliant”.
Torno a casa e guardo ‘sto depliant: c’è scritto di mangiare, oltre a frutta, verdure e proteine, anche 3 porzioni di carboidrati al giorno che servono allo sviluppo del bambino. Che il medico abbia mai sfogliato ‘sto depliant?

Nel dubbio si cambia. Medico ovviamente.

sabato 23 agosto 2014

Annunciazione

Nell’assenza delle settimane scorse, non ho più comunicato una grandissima novità che avevo pre-annunciato nei mesi scorsi e per cui attendevo conferma: la mia panza, sfoggiata per anni inutilmente, ha trovato finalmente uno scopo: contenere un cuoricino che batte!
Per ora tanta emozione, tanta paura… e tanti pregiudizi!

Ho visto e sentito cose che voi magre non potere immaginare… sono qui per raccontarvelo! Aspettatemi!

domenica 17 agosto 2014

Ferragosto: dieta mia non ti conosco

Non c’è nulla di peggio, per una donna di facili dolciumi come la sottoscritta, di passare il ferragosto tra i parenti goderecci, figli dell’antica stirpe di Pantagruel. Una settimana di ferie diventa una settimana di bagordi che si traduce in un anno di dieta drastica per tamponare i drammatici effetti dell’esubero calorico di una manciata di giorni.
Si comincia col il giorno di ferragosto: l’intento, puramente teorico e quasi innocente, di una grigliata in compagnia; il risultato, in pratica, di una devastante sagra culinaria.
  1. Antipasto di salumi misti  e formaggi. Tradotto: sinfonia di prosciutti, salami e caci, la cui sapidità, com’è noto, è smorzabile solo dietro bevute interminabili. Rigorosamente di vino, bianco o nero indifferentemente (la gola non conosce razzismo). Per gli astemi, si consiglia di spegnere l’incendio del palato con cola e altre zozzerie zuccherine e friccicose;
  2.  Per restare leggeri, niente lasagna ma pasta al ragu con spolverata di parmigiano: quantità della pasta non definibile, il tanto che basta per traboccare dal piatto. Quantità di macinato sufficiente al remake del film “piovono polpette”. Quantità della spolverata di parmigiano assimilabile alle nevicate sul monte bianco;
  3. Nell’attesa della grigliata: bruschettone al pomodoro inzaccherato di olio abbondante. Per la corretta riuscita della ricetta, l’olio, rigorosamente extravergine di oliva spremuto a freddo, deve essere così tanto da garantire una bella macchia sulla maglia pulita indossata per l’occasione. Se non c’è la macchia, il bruschettone non è riuscito. Quantità del pane per ogni fetta bruschettata: almeno un etto, sennò la gente ci parla dietro;
  4. Sempre nell'attesa della grigliata: pannocchia di mais alla brace, da mangiarsi appena tolta dal fuoco, deve essere garantita almeno un’ustione di terzo grado;
  5.  Finalmente la carne: tipologia indistinta, purchè abbondantissima.  Ogni pezzo di carne deve essere irrorato da fiumi di vino e accompagnato da pane casereccio, pena l’annullamento dell’operazione;
  6. Il dolce, di qualsiasi natura, spesso rifiutato col barbaro coraggio dell’ammissione ad alta voce: “niente dolci, io ci tengo alla linea”;
  7. Caffè, ammazzacaffè e liquori di dubbia natura, spesso distillati in casa, il cui effetto sarà pagato amaramente negli anni da un fegato incolpevole di tali nefandezze;
  8.  Acqua e limone: immancabile perché, si sa, il limone sgrassa. Lo dicono pure nelle pubblicità dei detersivi, se vale per i piatti, varrà anche per lo stomaco, no?

Durata dello sfacelo: ore.
Epilogo: panza gonfia tipo mongolfiera, bottone del jeans saltato e indagato per omicidio preterintenzionale, camicia unta e bisunta, coma glicemico in atto…eppure
eppure non manca mai quello che dice: “E’ avanzata tanta roba, stasera a casa mia che la finiamo!”
E così, dopo il pranzo anche la cena.
E a cena avanzerà altra roba che sarà il pranzo del giorno successivo e di conseguenza nuova cena, in un circolo vizioso che verrà interrotto solo da un tempestivo lunedì lavorativo!
Al momento del commiato le solite promesse: “mo’ basta”, “ da domani dieta”, “domani solo verdura scondita”, “la prossima mangiata si fa a Natale” ma dietro l’angolo si addensano già, come neri nuvoloni, prospettive di compleanni e cerimonie, destinate a non essere da meno di pantagruel e della sua stirpe.
La cintura trema, il pantalone traballa, lo stomaco guaisce.

Tremate: le feste son tornate!

venerdì 8 agosto 2014

Chi non dimagrisce, si rivede!

Ritorno dopo un lungo periodo di latitanza: chiedo perdono a tutti quelli che mi seguivano costantemente.
Negli ultimi mesi sono cambiate diverse cose che mi hanno “rubato” un po’ di tempo.
Ve le racconterò nei giorni a venire, diciamo che in primis ha inciso il lavoro.
 Il
licenziamento imminente è diventato un part time, molto “part” a livello di stipendio e poco “time” a livello di riduzione dell’orario: in pratica la stessa mole di cose da fare in un tempo ridotto con un deciso taglio dello stipendio. ..ma poco è meglio di niente, no?
Questo, sebbene mi abbia “regalato” un pochino  di tempo in più, mi ha reso anche più stanca e appannata, tanto che appena  finito di lavorare, l’ultimo pensiero era destinato al pc e alla scrittura. Chiedo venia.
Adesso finalmente sono arrivate le ferie, ho davanti a me giorni pieni di sole (se la pioggia lo consente), pieni d’amore e di relax!
Quest’anno poche paranoie per la prova costume tipica dell’estate. Mi sto preparando direttamente per la prova costume di carnevale! Ho un costume alla moira orfei con tendone da circo annesso che mi sta una favola!
Quindi via di sfoggio di rotoloni, ciccette e braccione: con tutto quest’equipaggiamento non temo di non riuscire a restare a galla! Si parte per la spiaggia piena di buone intenzioni, le stesse di sempre: panza all’aria sull’asciugamano a due piazze nel tentativo di perdere il color verde acido della mia “abbronzatura invernale”, bere tanto e di più nel tentativo di liquefare strati cellulitici di storica memoria,  lunghe passeggiate in riva al mare nella speranza di perdere qualche chilo per strada… a ben pensarci chissà perché finisco sempre per scambiare l’acqua di mare con l’acqua di Lourdes!
Vabbè, tentar non nuoce!
Io ci sono. E voi?